Le tendenze dei social media per il 2024
Eccoci, è il momento tanto atteso dell’anno! Le tendenze dei social media per il 2024 sono finalmente pronte a svelarsi, dopo incalcolabili appunti, confronti e note, e dopo ore trascorse in stretto contatto con i referenti di giganti digitali come Meta, TikTok, Google e compagnia.
Pronti a tuffarvi in questo eccitante viaggio nel futuro della comunicazione online? Questo articolo è destinato a incuriosire non solo i professionisti del settore, ma anche i talentuosi freelance e i giovani padawan che si avvicinano al vasto mondo della comunicazione digitale. È un’opportunità per esplorare le prossime tappe del nostro avvincente viaggio nel mondo dei social media, e non vediamo l’ora di condividerle con voi.
Tendenze dei Social Media per il 2024
- TikTok vola alto
- Influencer mktg vs prodotto
- Più budget per tutti
- Data driven content strategy
- Scetticismo e UGC
- Alla ricerca del nano influencer
- Social commerce
- Sostenibilità e cause sociali
- Customer care
1. TikTok vola alto
Lo abbiamo imparato a conoscere, 4 anni fa ci facevo un carosello su LinkedIn e ora le cose si sono stabilizzate:
La combinazione di contenuti, l’immediatezza, la facilità di realizzazione e del presidio di piattaforma hanno fatto sì che TikTok sia diventato il social più apprezzato del momento.
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Questo è stato territorio fertile per la nascita di nuovi content creator negli ultimi anni. E ora, anche se sarà più difficile fare numeri facili, la piattaforma punterà su contenuti e sulla crescita delle collaborazioni con i brand. Un nuovo capitolo sta per cominciare. Gen Z e millennials ora sono tutti lì… facciamoci vedere.
2. Influencer mktg vs prodotto
Ho avuto qualche anno fa l’idea di lanciare un piccolo progetto editoriale (RIP) che si chiamava Sleek. Mi occupavo di micro-influencer marketing quando ancora non se ne parlava. Da quel momento il mondo è cambiato radicalmente e sì… confermo con tutto me stesso che alla gente non interessa più vedere l’influencer x super impostato/a e patinata/o. La gente (utenti normali come me) si è stufata di queste cazzate.
Come fare quindi a risolvere sto problema? Semplicemente cercando di costruire un progetto credibile che sia a medio-lungo termine. Non attivare creator che un giorno fanno l’adv per il prodotto sostenibile e il giorno dopo per catene di fast fashion ad esempio. Lavora sul prodotto e coinvolgi persone che sono disposte a intraprendere un percorso di crescita con il tuo brand o con la tua agenzia di comunicazione.
3. Più budget per tutti
Strano ma vero, anche se ogni anno mi sento sempre dire dai clienti che seguo in agenzia che il budget media è poco, sembra che i numeri in realtà crescano. E ormai una cosa che dico sempre a inizio di ogni riunione è che piattaforme come Facebook e Instagram, se non accompagnate da un budget media (anche minimo) sono ormai inutili. Il caso di successo in modalità organica è ormai più unico che raro… quindi… prepariamoci perché la parte di paid media potrebbe essere molto più alta di quel che sembra. Prestazioni misurabili, questo è il segreto. Ogni centesimo investito, può essere studiato e analizzato. E questa cosa offre sicurezza a chi deve investire.
4. Data driven content strategy
Un termine da tatuare. Nel 2024 le analisi dei dati durante la fase di valutazione di un progetto, in fase di “crociera” e post lavoro sono la base di partenza per un’ottima attività da svolgere sui social. Esistono una marea di strumenti che permettono di ascoltare cosa dice la gente online e tutte le piattaforme social offrono già la strumentazione di cui abbiamo bisogno. A cosa serve la data driven content strategy? A fare intraprendere un percorso di trasformazione alle persone che vuoi coinvolgere. Trasformando il pubblico in comunità.
Impara ad ascoltare e analizzare.
5. Scetticismo e UGC
Come scrivevo poche righe fa, le persone non hanno più voglia di essere bombardati di contenuti inutili, soprattutto sui social media. L’era della pubblicità tradizionale, del coinvolgimento fake di influencer è finita. I contenuti realizzati dal pubblico sono fondamentali. Prova a invitare la tua community a fare una recensione del tuo prodotto, fai a loro spunti per raccontare come lo utilizzano e sfrutta le interazioni genuine delle persone comuni a tuo vantaggio.
6. Alla ricerca del nano influencer
Parliamo di influencer marketing… perché è stata la leva di comunicazione che negli ultimi anni è emersa di più. Già nel 2016 ho avuto l’opportunità di lavorare con una marea di micro-influencer ma ora le cose si fanno più ardue. Già allora immaginavo strategie di comunicazione che coinvolgessero sul lungo termine attivazioni di influencer (dalle fan base grandi) molto più ridotte rispetto al coinvolgimento di micro-influencer. Ora il trend si è ancora più definito. Considera di coinvolgere i creator che hanno piccolissimo seguito. Perché?
Li seguirai in un percorso di crescita, garantirai loro un rapporto costante, poco costoso e qualitativo, creerai fiducia, lavorerai con community più piccole e sarà più semplice raggiungere il tuo potenziale pubblico con queste dimensioni piuttosto che sparare nel mucchio…
Quando collabori con gli influencer per aumentare la brand awareness, assicurati che siano davvero concentrati sulla tua nicchia, abbiano un ottimo ROI e non abbiano follower falsi. Altrimenti, quegli account falsi diventeranno parte dei tuoi follower e tu non lo vorresti.
7. Social commerce
Fondere l’ecommerce con il social commerce. È una cosa sotto i riflettori da tempo, anche se in alcuni casi è stato fallimentare, questa tendenza è sempre più in crescita.
In Cina ci sono streamer che riescono a vendere più prodotti di un brand che un’ecommerce intero in una live session. E come si può applicare ai social media? L’esperienza del cliente può essere riproposta sui feed e attraverso le stories, alcune piattaforme consentono di creare cataloghi, leggere recensioni e acquistare senza uscire dal social che si sta visitando. Non male no? Addio al celebre fenomeno dei tre clic
8. Sostenibilità e cause sociali
ATTENZIONE: Sostenibilità, non greenwashing. Ho lavorato negli ultimi 10 anni per il primo editore diventato il punto di riferimento per la sostenibilità in Italia. E li ho seguito una marea di progetti che avevano a che fare con la sostenibilità. Sfruttando le piattaforme social, i brand possono condividere le loro iniziative di sostenibilità e comunicare il loro impegno nel creare un impatto positivo. Questa è una tematicha diventata fondamentale nel momento storico in cui viviamo.
Un’idea sempre più apprezzata è quella di associare dei valori di brand ad alcuni degli SDGS creati proprio per sostenere e promuovere un percorso culturale e di crescita sostenibile. Si possono inventare un milione di format… contenuti educativi per gli utenti, contenuti informativi su quello che sta facendo il brand in
Sfruttando i social media, i marchi possono condividere le loro iniziative di sostenibilità, evidenziare pratiche eco-friendly e comunicare il loro impegno nel creare un impatto positivo.
Quando coinvolgi i consumatori consapevoli attraverso i social media, i marchi creano un senso di valori condivisi, costruendo una comunità fedele che sostiene e fa il tifo per la loro causa. Attraverso una comunicazione autentica e trasparente, i brand possono sfruttare i social media non solo per promuovere i propri prodotti o servizi, ma anche per ispirare un movimento verso un futuro più sostenibile e socialmente consapevole (magari condividendo anche i bilanci di sostenibilità).
9. Customer care
Dal momento che l’ascolto dei social media aumenterà in popolarità e sempre più marketer utilizzeranno questo tipo di analisi, le piattaforme dei social media fungeranno anche da strumenti di supporto clienti. Utilizza a tuo favore questa cosa. Lo abbiamo imparato negli anni. Offrire un supporto ai tuoi utenti è fondamentale. E ora, con l’integrazione delle A.I. e la possibilità di creare dei chatbot in pochissimo tempo, renderà la cosa ancora più gestibile e comoda. Consiglio? Comincia a utilizzare i DM di Instagram ad esempio, oppure contattali direttamente sui messaggi di Facebook. Insomma, crea un ponte diretto, che faccia capire al tuo consumatore che non è solo un consumatore, ma che fa parte di una community.
Conclusioni
Il mondo in continua evoluzione dei social media è pronto a plasmare nuovamente il 2024, e questa anticipazione delle tendenze offre una visione preziosa sul futuro del marketing sui social media. È un mondo in costante cambiamento, e per avere successo, i professionisti del settore devono rimanere flessibili e sempre aperti all’innovazione.
Per cogliere appieno le opportunità offerte da queste tendenze emergenti, i brand devono adottare una mentalità agile. Piattaforme dinamiche come TikTok rappresentano un terreno fertile per l’espressione creativa e la connessione autentica con il pubblico. L’arte sottile della promozione dei prodotti e gli investimenti mirati nella pubblicità sono chiavi per ottenere risultati misurabili e significativi.
L’ascolto attivo dei social media e l’impiego intelligente dei contenuti generati dagli utenti (UGC) sono catalizzatori di coinvolgimento autentico e duraturo. Nel frattempo, il social commerce sta ridefinendo la relazione tra piattaforme social e acquisti online, aprendo nuove possibilità per la vendita e la connessione con il pubblico.
Le piattaforme di nicchia rappresentano l’opportunità di raggiungere pubblici altamente specifici, consentendo ai marchi di creare connessioni più profonde e mirate. La sostenibilità e le cause sociali, inoltre, offrono un’opportunità emozionante per coinvolgere i consumatori consapevoli, creando un legame basato su valori condivisi.
Infine, i social network stanno diventando non solo veicoli di comunicazione, ma anche strumenti di supporto clienti essenziali. Rispondere rapidamente alle esigenze dei clienti e offrire un servizio clienti eccezionale è diventato un modo efficace per costruire relazioni durature e dimostrare l’impegno verso la soddisfazione del cliente. In un panorama in continua evoluzione, l’adattabilità e l’innovazione rimangono i pilastri del successo nel mondo dei social media.