Che cos’è il carosello Linkedin?
[AGGIORNAMENTO 2022]
Come creare un carosello per LinkedIn? Prima di arrivarci bisogna spiegare bene di cosa si tratta. Il carosello di Linkedin è un tipo di contenuto che ricrea uno slider dove una successione di immagini e testi si alternano. Un po’ come il carosello di Instagram o Facebook, viene utilizzato dai brand e dai creator per fare storytelling.
La differenza con il carosello di Instagram e il carosello di Facebook è che:
- Il carosello Linkedin può avere più di 10 slide
- Il carosello Linkedin non può contenere video e animazioni
È al momento uno degli strumenti più utilizzati sulla piattaforma perché consente di utilizzare la creatività per generare dei contenuti innovativi. Creare contenuti innovativi su Linkedin significa ottenere più coinvolgimento delle persone che sono tra i nostri contatti e di conseguenza ricevere più visibilità sulla piattaforma.
Piccolo off topic… Linkedin con il tempo è diventato un social network più esteso di quello che ci immaginavamo solo fino a qualche tempo fa. È una fonte di istruzione con tutti i corsi di formazione ed è un ottimo canale per fare networking e trovare ispirazione continua.
Carosello Linkedin, a cosa serve
Il carosello Linkedin è un vero e proprio strumento di marketing digitale che permette a utenti o brand di veicolare dei contenuti alla community sottoforma di slider ibrido testuale/immagini. Ho sperimentato questo tipo di format con costanza un paio di anni fa, cercando subito di differenziarmi rispetto ai contenuti portati da altri creator dell’epoca.
Il mio approccio al carosello è di tipo visivo più che testuale, poiché reputo che lo strumento sia molto più potente in questo modo che semplicemente incollando pagine di testo infinite nelle singole slide.
Si tratta di una valida alternativa al video ad esempio, e il vantaggio è che l’utente ha il potere di passare da una slide all’altra semplicemente facendo swipe.
A cosa serve questo formato di contenuto? Il carosello viene utilizzato per svariati motivi, ma gli obiettivi sono fondamentalmente 2:
- infotainment
- divulgazione
Come creare un carosello per Linkedin
Esistono diversi metodi per creare un carosello Linkedin, ma di base si parte sempre da un documento in pdf. I software per realizzare il tutto possono essere Photoshop, Illustrator, InDesign, Canva e attenzione, sgancio la bomba… Power Point.
Eh già, anche Power Point è un ottimo strumento se utilizzato a dovere. L’output finale del carosello sarà sempre un documento pdf, quindi qualsiasi impaginazione e composizione sono bene accette. Basta avere accortezza e un minimo di occhio.
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Il carosello Linkedin può essere composto da documenti pdf, immagini in jpg, jpeg o png e permette di giocare con la creatività in maniera molto interessante, dato che la gabbia grafica viene costruita dal creatore sul suo computer o smartphone.
I vantaggi del carosello Linkedin
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Lo strumento carosello è una valida alternativa ai post testuali, alle immagini singole, alle dirette o ai video. Nel media mix dei contenuti che si possono pubblicare sul social può essere integrato benissimo dato che ha un tasso di engagement più alto rispetto agli altri format.
Serve a far conoscere un prodotto, servizio attraverso degli swipe verso sinistra. Proprio come i caroselli più celebri di Instagram, o quelli pubblicitari già ampiamente utilizzati su Facebook.
Qui di seguito un esempio di post promozionale realizzato per uno dei miei lavori, in cui l’obiettivo era quello di promuovere un podcast attraverso la realizzazione di un carosello grafico e fotografico.
Come creare un carosello Linkedin perfetto
I modi per creare un carosello performante su LinkedIn sono diversi, ad esempio è possibile utilizzare un file in pdf, oppure utilizzare un software come Adobe Illustrator per poter avere il controllo della creatività dall’inizio alla fine.
Ma tra queste due soluzioni, la prima più semplice (basta un file di testo convertito in Word e la seconda, che richiede innanzitutto la padronanza con la suite Adobe) esistono una serie infinita di altre possibilità. Ad esempio, è possibile realizzare un ottimo carosello con Power Point, oppure, come dicevamo prima, con una delle più blasonate app del momento: Canva.
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Io utilizzo Photoshop. Mi trovo bene con questo software che mi consente di avere parecchia elasticità e diverse possibilità. Proprio per ottenere il carosello più adatto alle mie esigenze. Ecco la mia tabella di marcia:
1 Trovare un’idea
I miei caroselli per Linkedin parlano generalmente di NFT, Metaverso, content marketing e social media, anche se differenzio sempre il tipo di contenuto in base alla piattaforma.
2 Disegnare il carosello
Prima di digitalizzare il carosello, lo disegno sempre su un foglio di carta, anche solo con un pennarello. Questa operazione mi consente di avere sempre le idee chiare e seguire una storyline ben definita
3 Digitalizzare il carosello
Utilizzo Photoshop per costruire il carosello. Creo un’area di lavoro di 10.800 pixel x 1.350. Facendo così ho esattamente idea della dimensione totale del file che andrò a costruire. Dopodiché, in base alla bozza su quaderno e al mio gusto, costruisco il contenuto. Mediamente, impiego dalle 4 alle 5 ore per un carosello di semplice costruzione. Impiego molto tempo a cercare la giusta configurazione estetica, costruire lo storytelling e definire la UX.
4 Pubblicare il carosello
Una volta terminato il carosello su Photoshop e dopo averlo esportato in .pdf è giunto il momento della pubblicazione. Per andare online basta aprire un nuovo post sul proprio profilo, creare un copy interessante, selezionare l’icona del documento (quella accanto alla macchina fotografica e alla videocamera) caricare il documento e pubblicare. Boom!
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5 errori più comuni del carosello
Tuttavia, occhio a questi 5 errori, che potrebbero distruggere tutto il lavoro svolto finora. Attenzione dunque! Esamineremo questi singoli errori in uno dei prossimi post dedicati 😉
1 pubblicare un contenuto noioso
2 inserire troppo testo
3 non tenere conto del visual, che deve essere sempre originale
4 utilizzare dei titoli poveri di qualità
5 utilizzare una cta finale debole