Quanti tipi di NFT ci sono al mondo?
Per sapere quanti tipi di NFT ci sono al mondo, ho studiato il fenomeno da quando l’argomento è esploso nel 2021. La prima cosa che ho imparato è che tutto quel che conosciamo e facciamo è “nftizzabile”, però con il passare dei mesi, ho notato che solo alcune categoie di creator hanno veramente compreso quali sono le potenzialità di questo Universo.
Così, a marzo, dopo aver scritto il primo articolo a tema, ho deciso che avrei aspettato un po’ di tempo per capire come si sarebbe evoluta la situazione e oggi… è un farwest ancora più di prima.
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Ormai do per scontato che la gente sappia cos’è un NFT, però per meglio comprendere la cosa, se è la prima volta che leggi questo blog ho realizzato un’immagine che può dare un’idea in linea di massima di cosa sia veramente un NFT:
Sulla definizione delle diverse nature che possono avere gli NFT se ne discute tuttora, faccio un esempio… Jack Dorsey, il creatore di Twitter, ha venduto il primo tweet al mondo per 2,9 milioni di dollari come NFT; e questa è una categoria difficile da inquadrare nel nostro quotidiano. Notizia più recente, quella di un ragazzo che ha cominciato a vendere come NFT dei selfie. Potremmo categorizzarlo più semplicemente come artista? Perché proprio di arte si sente parlare quando si parla di Non Fungible Token.
Ok, in linea di massima quanti tipi di NFT ci sono lo sappiamo di già, ma terrei comunque le porte aperte perché ogni giorno esce fuori una novità e forse terrò aperto questo post per tornare ad aggiornarlo costantemente.
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1: ARTE GENERATIVA
Partiamo subito con la più difficile, perché dell’arte generativa se ne sente parlare troppo poco per il momento. In sostanza si tratta di tutte quelle opere che vengono realizzate da AI (intelligenza artificiale) o da robot. L’arte generativa non è strettamente connessa al mondo dei Non fungible token, per dire, questo secondo me è un ottimo esempio di arte generativa nel mondo reale…
…Ma diciamo che con l’interesse sempre maggiore su questo argomento, l’evoluzione dei robot e delle AI, questo è un ottimo momento per chi lavora in questo settore:

2: PFP O AVATAR
PFP sta per Profile-picture projects ed è una modalità di creazione di contenuti digitali. Tutti noi abbiamo un’immagine profilo sui nostri social e dopo che i Larva Labs hanno creato i CryptoPunks,è esplosa la tendenza e molti creator e artisti hanno cominciato a generare collezioni di PFP. Ne esistono diversi, dai Bored Ape Yacht Club ai Cool Cats, ai Doodles etc.
3: ARTE 1/1
Si tratta di opere d’arte uniche, distribuite sottoforma di NFT ma comunque in pezzi unici. Sono molti gli artisti che hanno adottato questa soluzione ma forse il più famoso di tutti, quello che ha dato un po’ il via alla giostra degli NFT è Beeple, che per 5.000 giorni ha creato un’opera d’arte e l’ha messa in rete. Celebre è stata la vendita per 69 milioni di dollari di qualche mese fa

4: FOTOGRAFIA
Il mondo fotografico si è accorto più recentemente rispetto a quello degli artisti. Tra le varie piattaforme come OpenSea, Rarible etc ne sono nate altre e alcune di queste hanno un occhio di riguardo per i fotografi, come Foundation, che per il momento è accessibile in qualità di creator solo su invito (o se dimostri veramente di essere un creator). Diciamo che dopo la “fine di Instagram” come piattaforma dove condividere i propri scatti, l’Universo NFT potrebbe segnare un vero e proprio Rinascimente per gli artisti fotografi. Anche perché se uno è bravo, con i non fungible token si possono fare davvero dei bei soldi.

5: Collezionabili
Ricordo che quando collezionavo le figurine da piccolo, ero uno di quelli che aveva sempre un sacco di doppie o triple copie. dopo 30 anni la cosa non è cambiata molto, ma oggi c’è sia la figurina cartacea che quella digitale, magari disponibile in singola copia e quindi preziosissima oppure in un numero limitato.

6: Musica NFT
Sul mondo della musica si potrebbe aprire una parentesi unica e magari lo farò… perché è dalla fine degli anni ’90, da quando è arrivato Napster, che gli artisti stanno aspettando un modo di monetizzare come si deve, che non sia legato più al merch che alle copie di dischi venduti. Mi sembra che non ci sia ancora fervore nella scena musicale, se non qualche raro caso come Steve Aoki o l’intramontabile Snoop Dog, però se sei un’artista e stai pensando di incidere un disco… fossi in te valuterei anche di metterlo in vendita come NFT.
7: Wearable digitali e asset virtuali
Il mondo degli NFT è strettamente legato al Metaverso, giusto l’altro giorno, mentre guardavo una mostra di crypto arte su Decentraland ho visto che esistono alcune realtà specializzate nella costruzione di oggetti virtuali da utilizzare nel Metaverso. Ad esempio, se sono un graphic designer esperto di Voxel, posso produrre le mie sneakers virtuali da mettere in vendita sul marketplace di Decentraland… ed è solo un semplice esempio. I wearable digitali sono decisamente una grande possibilità per coloro che sono interessati a portare (o creare) il loro business online in modo decisamente innovativo.
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Quante tipologie di NFT esistono: le conclusioni
Negli scorsi mesi ho imparato che il mercato degli NFT, del Metaverso e in maniera più ampia delle crypto valute è in fortissima espansione. Ho letto qualche commento che paragona gli NFT a ClubHouse (il social audio fuoco di paglia dello scorso anno) e mai mi sono trovato più in disaccordo. Diciamo che la mia sensazione è la stessa che ho provato durante i primi giorni di internet, quando ogni ora c’era una novità e succedeva qualcosa di clamoroso con una rapidità davvero indescrivibile.